Questo sarà un articolo breve, che va dritto al sodo, una sorta di versione scritta dei reel di 1 minuto su instagram.
Parliamo di nuovo di creme solari e di fotoprotezione.
Ci sono delle false credenze ed una tale confusione in merito a questo tema che mi hanno spinta a fare un po’ di chiarezza. Io non sono un dermatologo ma sono in contatto con buoni dermatologi e soprattutto sono una paziente con albinismo e non per ultimo una persona che ama documentarsi ed attenta alla propria salute.
Scendiamo nel dettaglio quindi e scopriamo cosa NON è vero sulle creme solari, ma continua ad essere tramandato:
1. Le creme solari per il corpo non vanno bene per il viso (e viceversa).
A livello di fotoprotezione è falso, se il filtro solare è un 50+ adempierà alla sua funzione protettiva sia che tu lo metta sul corpo che sul viso. Non ci sono differenze da questo punto di vista.
Le uniche differenze che ci possono essere, e lascio a te le conclusioni, riguardano la composizione accessoria, cioè ad una crema solare destinata al viso potranno essere aggiunte componenti anti aging, per pelli grasse o anti acne, piuttosto che una texture più fluida e delicata per facilitarne l’assorbimento, ma questo non ha nulla a che vedere con il fattore di protezione solare.
Un’altra differenza sta nel fatto che i packaging delle creme solri viso sono più piccoli, proprio perché pensati appositamente per questa parte del corpo, quindi per una questione di praticità nascono per stare in borsa: pensa a quelle giornate primaverili o autunnali in cui i primi raggi di sole vengono a fare visita, fa ancora fresco ma il sole spinge, quindi tu hai magari una maglia a maniche lunghe o una giacchetta e hai necessità di proteggere solo il viso e le mani, non è il caso di portarti dietro un tubo di crema solare da 250 ml. In questo caso è comodo optare per una piccola crema viso.
2. Un filtro solare con spf 100 protegge di più di un 50+
Questa poi, è la mia preferita. Non è falsa, è falsissima, se mi concedi il termine.
Dire protezione 100 equivale a dire schermo totale, la dicitura che è stata utilizzata per diversi decenni sulle confezioni di filtri solari ad alta protezione, ma che poi fortunatamente è stata abolita per legge dal 2008. Non esiste niente che possa schermare totalmente dal raggi UV e dal sole, questo bisogna metterselo in testa.
La massima protezione offerta è la cosiddetta 50+ ossia una crema che se spalmata impiega 50 volte di più per causare eritema solare (questo è il parametro di riferimento).
Ovviamente bisogna tenere conto della barriera naturale quindi un spf 50+ applicato su una persona con albinismo avrà effetti diversi che se fosse applicato su una persona dala carnagione olivastra o comunque dotata di una buona produzione di melanina. Queste ultime, infatti, potrebbero permettersi di aspettare una mezz’ora in più prima di riapplicare la crema, mentre la persona albina o con fototipo chiaro deve assolutamente tenere conto del tempo in modo ossequioso.
Ricordo che le creme solari dovrebbero proteggere sia dai raggi UVA che dagli UVB.
3. È sufficiente applicare la crema solare una sola volta al giorno per essere protetti
Non è così nemmeno per le pelli scure, figuriamoci per gli albini.
Io lo dico perché ci sono persone albine che lo fanno e se ne vantano anche, quindi credo sia necessario ribadirlo.
I filtri purtroppo evaporano con il sudore e tendono a dissolversi con il passare del tempo non solo a contatto con l’acqua.
Quindi le creme solari andrebbero applicate circa ogni due ore se si prevede di stare all’aperto.
N.B. Apro e chiudo una piccola parentesi sulla questione waterproof.
Waterproof significa a prova di acqua dove per acqua si intende l’acqua del mare, del lago ecc ma anche l’acqua di sorgenti, bottigliette, borracce e anche il sudore, la pioggia e le lacrime.
Ora: il fatto che le creme solari contengano una formulazione a prova d’acqua non significa che si è diventati invincibili ed immortali e ci si possa permettere di stare a mollo per tre ore senza riapplicare la crema.
Altra cosa: anche la dicitura waterproof è stata nel tempo sostituita dalla più realistica water resistant, cioè la crema resiste all’acqua per un certo limitato periodo di tempo.
Water resistant significa, in parole semplici, che se dopo mezz’ora che hai applicato la crema a tuo figlio, il suo amichetto dispettoso decide di buttargli addosso un gavettone, la sua pelle è ancora sufficientemente protetta. Ma dopo due ore sarà comunque necessario riapplicarla.
Creme solari e falsi miti – conclusioni
Vorrei aggiungere altri due falsi miti ma tratterò questo argomento più avanti, ci tengo particolarmente, in particolare sto seguendo con attenzione la questione emersa sui presunti interferenti endocrini e sostanze potenzialmente tossiche presenti nelle creme solari, soprattutto quelle a filtro chimico, le più utilizzate da tutti noi in quanto più fluide e facili da spalmare.
Per il momento non mi pronuncio al riguardo perché non ho ancora dati sufficienti da riportare ma sappi che il mio approccio è quello dell’approfondimento, della verifica delle fonti, del confronto tra esse e della salvaguardia della salute, lo definisco un approccio naturale, quindi se trooverò dei prodotti meno invasivi ma ugualmente efficaci la mia scelta propenderà sempre verso questi.
È TEMPO DI REGALI !!!!
A proposito di protezione, oltre alle creme è sempre importante indossare anche capellini a tesa larga o con visiera, come quelli che ho realizzato con il logo di Nero su Bianco.
Al momento ho dei cappellini neri con logo bianco per adulti e dei cappellini bianchi con logo nero per bambini.
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