L’estate è alle porte e le persone “normali” cominciano a pensare di acquistare delle creme solari per le giornate al mare o di utilizzare quelle dell’anno precedente (ti dico subito che le creme solari hanno una data di scadenza e che una volta aperte, ahimè, conservano le loro proprietà per un tempo massimo di un anno); noi albini invece ci pensiamo ancora prima dei primi raggi di sole intenso, anzì, dovremmo pensarci tutto l’anno.
Ti sarà capitato sicuramente di imbatterti in farmacia nelle creme solari colorate e potrebbero giustamente essere sorte in te una serie di dubbi e domande sull’affidabilità del prodotto in termini di protezione solare, se ti sei chiesto “Ma proteggono esattamente come quelle bianche?”- allora sei una persona intelligente e qui troverai la risposta su come riconoscere le creme solari colorate valide, oltre che approfondimenti sul mondo dei raggi UV.
Cosa sono le creme solari colorate e come funzionano
Le creme solari colorate sono semplicemente delle creme solari che, oltre ad offrire la consueta protezione dai raggi UV (guardare che proteggano sia dello spettro degli UVA che dagli UVB), hanno al loro interno dei componenti che rendono il prodotto più simile ad un fondotinta in termini di colorazione.
Alcune case farmaceutiche e produttrici studiano addirittura diverse colorazioni e tonalità in modo da venire incontro ai vari tipi di incarnato e fototipo. Ad esempio trovo che La Roche Posay abbia una crema con una colorazione adatta a noi albini, in quanto è sicuramente più scura del nostro incarnato ma non risulta “arancione”, invece verte più su una tonalità di marrone fredda.
Anche Avène dal canto suo ha prodotti solari di alto livello ed affidabilità, anche con specifiche caratteristiche e texture. Il mio consiglio, se è la prima volta che acquisti una crema solare colorata e vuoi scegliere la nuance più adatta al tuo incarnato, è quello di andare in farmacia e chiedere di poter vedere e provare sulla propria pelle la colorazione, in modo da non sbagliare. Successivamente puoi anche acquistare online.
Vantaggi delle creme solari colorate
Il motivo principale che spinge le persone a acquistare una crema solare colorata anzichè quella bianca è il desiderio di avere due prodotti in uno.
Spesso infatti è utilizzata da chi già utilizza comunemente un fondotinta o una BB Cream. Vediamo alcuni vantaggi:
1. uniforma l’incarnato correggendo eventuali difetti estetici indesiderati;
2. dona un colorito caldo simulando una sorta di lieve abbronzatura;
3. è comoda e pratica in quanto permette di risparmiare tempo.
Come riconoscere le creme solari colorate efficaci
La prima cosa da guardare quando scegliamo una crema solare colorata è l’elenco dei componenti.
Quando si tratta di estetica il marketing sfodera purtroppo le sue peggiori armi per convincerci ad acquistare, motivo per cui occorre aprire gli occhi e non farsi ingannare da scritte e diciture fuorvianti.
Solitamente una buona crema solare contiene questi elementi, che sono poi quelli che donano il colore:
– ossido di zinco;
– biossido di titanio pigmentato
– ossido di ferro
Non devono esserci necessariamente tutti, ma almeno uno deve esserci, se trovi altri componenti, poniti sempre la domanda e piuttosto consulta un buon dermatologo prima di comprare il prdotto.
La giusta quantità di crema solare
Si pensa spesso che basti un velo sottile di crema solare sul viso e poco più sul corpo, in realtà i dermatologi concordano su determinate quantità:
– due-tre gr di crema sul viso (circa un cucchiaino e mezzo, in base alla grandezza del viso);
– 30 ml per il corpo (circa 6 cucchiaini).
Queste sono indicazioni valide per tutte le persone, ed in particolare per i soggetti dal fototipo chiaro, senza tralasciare la norma di ripetere la crema dopo almeno due ore.
Fonte: Skin Cancer Foundation – Sunscreen Guidelines
Perchè gli albini biondi o castani sono più a rischio melanomi?
Generalmente gli albini sono più soggetti a sviluppare cheratosi attinica rispetto al vero e proprio melanoma. La cheratosi attinica è una lesione precancerosa che si presenta sotto forma di chiazze rosastre e squamose, mentre il melanoma è un vero e proprio tumore maligno della pelle.
Dal momento che gli albini più “scuri” sia di capelli che di pelle, dove per scuri intendo biondi o castani (albinismo OCA2, OCA3, OCA4) sviluppano una minima percentuale di melanina, un errore comune è quella di credere che questi soggetti possano essere più “elastici” rispetto ai cugini “bianchi” (gli albini OCA1), nella protezione solare, e invece non è così.
Gli albini scuri infatti sviluppano un tipo di melanina che si chiama feomelanina che poi è la stessa presente nelle persone non albine ma chiare di carnagione e in chiunqu abbia capelli biondi, rossi o castano chiaro. Questa melanina è debole rispetto all’eumelanina (tipica delle persone con capelli castano scuro o neri e pelle scura), quindi non è in grado di proteggere a 360° dai raggi UV. I dermatologi affermano che la feomelanina può addirittura favorire l’insorgenza di radicali liberi danneggiando così le cellule ed il DNA.
Differenza tra raggi UVA e raggi UVB
Perché è fondamentale scegliere sempre una crema solare, bianca o colorata che sia, che protegga sia dai raggi UVA che dagli UVB?
Perché solo la combinazione delle due funzioni può offrire una protezione completa, soprattutto per una persona albina o dal fototipo chiaro.
I raggi UVA sono presenti tutto l’anno (anche a gennaio) e con qualsiasi condizione atmosferica (quindi anche con il cielo nuvoloso). Sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo come le rughe, le macchie e la perdita di elasticità della pelle e penetrano più in profondità.
I raggi UVB invece sono quelli che rimangono più in superficie, sono maggiormente diffusi in estate e nelle ore centrali della giornate, sono responsabili delle scottature e degli eritemi solari ma anche dell’abbronzatura. Il loro danno è più visibile agli occhi rispetto ai danni a lungo termine dei raggi UVA.
Per aiutarti a ricordare la differenza tra le due lunghezze d’onda ricorda A come “aging” (invecchiamento) e B come “burning” (bruciatura).
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