Lo scorso 9 ottobre è stata la giornata mondiale della vista e durante tutto il mese di ottobre si sono susseguiti eventi, post, articoli e campagne di sensibilizzazione e prevenzione delle principali patologie oculari.
Io colgo l’occasione per parlare di qualcosa di cui si parla poco, oppure se ne parla troppo tardi, quando ormai il danno è fatto, mentre anche in questo caso mi piacerebbe si entrasse nell’ottica della prevenzione, per quanto sia possibile, o perlomeno della consapevolezza: lo stretto legame tra ipovisione e cervicalgia, e più in generale disturbi posturali.
Ipovisione e cervicalgia
Se un soggetto ipovedente, soprattutto dalla nascita, accusa sintomi di dolore a collo e schiena non dovrebbe lasciare sorpreso nessun posturologo.e fisioterapista. Sistema visivo e postura si influenzano a vicenda.
In particolare noi ci soffermiamo sul fatto che gli ipovedenti che non possono correggere il loro deficit visivo in quanto derivante da una patologia o anomalia genetica, come noi albini, spesso assumono posture viziate e scorrette che creano scompensi nell’apparato scheletrico.
Vediamo alcuni motivi nel caso dell’albinismo:
– ipovisione: con un visus ridotto e non correggibile il soggetto tende sempre ad avvicinarsi agli oggetti, che sia per leggere o per guardare, lo fa per abitudine anche laddove è supportato da ausili in quanto lo apprende sin da piccolo;
– nistagmo: il nistagmo congenito crea posture anomale che vanno dal chin up al chin down (mento alto o mento basso) per cercare il cosiddetto “punto di blocco” ossia quella posizione ideale del capo in cui il movimento degli occhi tende a fermarsi e la persona mette meglio a fuoco;
– strabismo: il soggetto tenta di guardare con entrambi gli occhi (visione binoculare) ma avendo uno o entrambi gli occhi disallineati nei loro assi, questa azione diventa difficile, ed ecco la torsione del capo che va a stancare la cervicale causando tensione muscolare.
Cervicale e vista offuscata
Grazie alla collaborazione con l’ottica Opto-Vision di Torino ho scoperto che non solo la vista è in grado di influenzare e modificare la postura, ma anche viceversa. Vediamo come.
Nel sistema nervoso esiste uno stretto legame tra collo e occhi attraverso il riflesso cervico-oculare, infatti le persone che per qualche motivo (postura errata e protratta, incidenti o infortuni, stress fisico elevato, patologie o predisposizione genetica) soffrono di dolori cervicali possono avere sintomi agli occhi quali:
- vista offuscata o sdoppiata;
- emicrania o cefalea;
- fotofobia;
- vertigini o sbandamenti;
- nausea;
- secchezza oculare;
- stanchezza e irritabilità
In questi casi è importante effettuare il prima possibile una visita oculistica per individuare le cause del dolore e correre subito ai ripari con l’adeguata correzione ottica (occhiali e/o lenti a contatto) ed esercizi mirati.
Come curare la cervicalgia da disturbi visivi
Per curare la cervicalgia da problemi di vista bisogna muoversi su due fronti: in primis, sembra scontato ma non lo è, è necessario adottare tutte le misure correttive che possono essere messe in atto sulla vista: per gli albini non è scontato che si possa o si debba correggere qualcosa, facciamo chiarezza.
Alcuni albini non hanno difetti di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) da correggere quindi non portano gli occhiali ma rimangono ipovedenti, altri invece portano gli occhiali perché hanno difetti di refrazione che sono in parte correggibili, ma anche loro rimangono ipovedenti, in quanto il visus degli albini è ridotto a causa della mancanza di melanina nell’occhio.
Il secondo fronte su cui intervenire quando i dolori cervicali (ma anche dorsali e lombari) dipendono dagli occhi è quello di affidarsi ad un posturologo, effettuare una visita dallo specialista che sarà in grado di indicare un percorso di fisioterapia adatto piuttosto che esercizi per alleviare il dolore e allo stesso tempo esercizi per allenare l’elasticità oculare oppure ancora può consigliare delle sedute da un ortottista (soprattutto per i bambini).
Non è insolito che le persone ipovedenti che non possono correggere i propri difetti visivi programmino e in qualche modo mettano in conto dei percorsi di riabilitazione e rieducazione posturale ogni tot.
Yoga, pilates, massaggi decontratturanti, esercizi di riabilitazione o rieducazione posturale ma anche sedute dall’osteopata o dal chinesiologo possono essere molto utili.
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