Medico :“Buongiorno, si accomodi pure per la visita, appoggi il mento che misuriamo la vista.”
Io: “Buongiorno, devo fare una premessa, io sono albina, quindi sono ipovedente dalla nascita”
Medico: “In che senso, è miope?”
Questa scena è capitata due o tre anni fa sul posto di lavoro, visita medica periodica per l’idoneità lavorativa.
Cominciamo con il dire che gli albini non sono miopi, gli albini sono ipovedenti (tra le altre cose).
Il fatto di voler incasellare i problemi di vista in uno o più dei tre principali difetti di refrazione (miopia, ipermetropia e astigmatismo) dove con i primi due uno esclude l’altro, è cosa tipica dell’oculista o ottico non specializzato o che si sta rivolgendo alla “massa”.
Quando si parla di ipovisione invece si entra in un altro mondo, che viaggia su un binario a parte dove questa distinzione è spesso irrilevante.
Gli albini sono ipermetropi
Se proprio dobbiamo fare rientrare le problematiche dell’occhio albino in uno dei tre (anche quattro con la presbiopia) difetti visivi più comuni, al massimo possiamo dire che, nella stragrande maggioranza dei casi, gli albini sono più ipermetropi e astigmatici, ma ripeto, è una distinzione che non ha senso, perché gli albini non vedono bene né da lontano, né da vicino e l’occhio albino presenta caratteristiche tipiche tali per cui non si può mettere a confronto con un occhio “normale”.
Quando si parla di ipovisione di solito ci si riferisce ad un problema che non si può risolvere semplicemente mettendo la correzione, perché se un ipovedente corregge e arriva a 10/10 con gli occhiali non è più ipovedente. Nel caso dell’albinismo non è possibile correggere l’ipovisione a causa della mancanza di melanina nell’occhio che ne impedisce un normale sviluppo.
Le caratteristiche dell’occhio albino
L’occhio degli albini, che in alcuni casi viene chiamato albinoide da oculisti che non sono sicuri di riscontrare tutte le caratteristiche dell’albinismo nell’occhio del paziente e sono incerti sulla diagnosi, ha caratteristiche ben precise, non sempre sono presenti tutte ma la maggior parte sì.
Vediamo quali:
– nistagmo congenito;
– anomala decussazione delle fibre del nervo ottico: le fibre si incrociano in maniera anomala;
– strabismo;
– stereopsi assente;
– ipoplasia della fovea;
– ipopigmentazione del fondo oculare e della retina.
Quindi parlare di miopia è riduttivo, se non sbagliato. Inoltre, dalla mia umile esperienza personale di persona albina, ipovedente e astigmatica non ho ricordi di una visione offuscata, così come la descrivono i miopi, gli altri astigmatici e gli oculisti stessi.
L’unico ricordo che ho è quando ho pianto tanto e ho effettivamente gli occhi “appannati” oppure quando per sbaglio poggio gli occhiali sul naso senza ricordarmi che avevo già le lenti a contatto negli occhi, quella è una visione offuscata per me, oppure quando durante le visite oculistiche il medico mi mette su una lente di prova troppo forte per me, addirittura a volte non mi accorgo nemmeno quando una foto mal riuscita è “mossa”, ma nella mia quotidianità non esiste il concetto di offuscato, io o una cosa la vedo o non la vedo. può capitare che non veda bene ma l’immagine non è offuscata, semplicemente mancano dei pezzi per poterla identificare.
Questo aneddoto per dire che non si può paragonare l’occhio albino all’occhio normale, nemmeno per descrivere come vediamo.
Cos’è la miopia
La miopia è uno dei disturbi della vista più comuni, si stima infatti che una persona su quattro sia miope. Anche in questo caso ci sono delle implicazioni genetiche ed ereditarie, ma negli ultimi anni si è scoperto che lo stile di vita influisca molto sull’insorgenza della miopia, ad es. l’utilizzo eccessivo di tablet, smartphone e pc nei giovani non aiuta a scongiurare l’insorgenza della miopia.
Nella miopia l’occhio interno, ossia i bulbi oculari, sono più lunghi del normale e gli oggetti visualizzati si posizionano davanti alla retina, ecco perché le persone miopi hanno difficoltà della visione da lontano che risulta sfocata.
La miopia è correggibile con occhiali e lenti a contatto ma anche chirurgicamente con le più evolute tecniche laser che vanno a modificare la curvatura della cornea.
Cos’è l’ipermetropia
L’ipermetropia è esattamente l’opposto della miopia, ossia in questo caso la parte interna dell’occhio risulta più corta del normale e gli oggetti visualizzati si posizionano dietro alla retina, anziché in corrispondenza di essa quindi i soggetti ipermetropi vedono male da vicino, leggendo un libro o scrivendo. È più tipica dei bambini ed in alcuni casi si può correggere naturalmente con lo sviluppo, in altri casi il soggetto necessita di correzione con occhiali o lentine.
Cos’è l’astigmatismo
Nel caso dell’astigmatismo abbiamo fatto Bingo e ci siamo guadagnati una cattiva visione sia da lontano che da vicino! In questo caso non si tratta più di occhio lungo o corto ma di forma della cornea che negli astigmatici è allungata anziché sferica, questo fa sì che la visione sia irregolare e può capitare che un oggetto risulti sfocato in alcuni punti o addirittura sdoppiato.
Fatta questa panoramica sulle principali ametropie dell’occhio umano ti renderai conto facilmente come l’albinismo, in base a tutte le premesse fatte sopra e negli articoli precedenti, così come nei video che pubblico sul mio canale Tiktok, risulti quasi estraneo a questo mondo, seppur presenti alcune di queste caratteristiche assai diffuse è sbagliato dire che un albino sia solo ipermetrope o solo astigmatico ma va considerato il problema oftalmologico nel suo complesso.
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