Proprio questa estate ho iniziato una collaborazione con la redazione di disabili.com e navigando sul web in cerca di informazioni per un loro articolo sono approdata su un sito dedicato alle spiagge accessibili per disabili (quelli in carrozzina).
Da qui è partita la mia curiosità sull’accessibilità delle spiagge per le persone con la mia disabilità, ora le spiagge per albini sarebbero davvero un sogno, e verso fine articolo proverò a fare un elenco di esigenze tipiche della nostra condizione e che in realtà possono giovare anche ad altre persone, ma per il momento mi limito al mondo dell’ipovisione, che comunque ci riguarda da vicino.
Vediamo quindi se esistono delle spiagge per ipovedenti e come sono attrezzate:
Esistono spiagge per ipovedenti?
Quanti tipi di ipovisione
È impossibile generalizzare l’ipovisione perché come sai esistono non solo diversi tipi di patologie, innate o acquisite, che portano all’ipovisione ma anche diversi gradi di gravità per cui ogni ipovedente è diverso dall’altro, per riassumere abbiamo:
– Ipovedente lieve: con visus corretto tra 2/10 e 3/10;
– Ipovedente medio-grave: con visus corretto nell’occhio migliore tra 1/10 e 2/10;
– Ipovedente grave: con visus corretto nell’occhio migliore tra 1/20 e 1/10
– Cieco parziale: con visus pari o inferiore a 1/20
Questo se parliamo di visus, poi c’è tutta la questione del campo visivo che in alcuni casi e determinate malattie va a sostituire il calcolo del visus e poi abbiamo innumerevoli patologie che portano all’ipovisione.
Cosa serve ad un ipovedente sotto l’ombrellone.
In spiaggia ci sono alcuni servizi che, pensati in ottica di una persona ipovedente, potrebbero essere progettati in maniera diversa, alcuni di essi creano in realtà dei veri e propri ostacoli, così come sono fatti attualmente nella maggior parte delle spiagge. Ovviamente ci riferiamo principalmente alle spiagge attrezzate con stabilimento e servizi vari, perché quelle libere, come dice la parola stessa, sono lasciate grezze.
C’è poi da tenere presente in alcuni casi la conformazione del territorio, un elemento che più di tanto non può essere modificato.
Detto questo alcuni degli ostacoli che incontra un ipovedente in spiaggia sono:
– scalini (spesso ripidi e lunghi) per arrivare alla spiaggia;
– pietre o ostacoli “umani” e pericolosi nella sabbia (tipo pezzi di vetro);
– mancanza di spazio vitale tra un ombrellone e l’altro;
– carente segnalazione dell’ubicazione di servizi quali: bar, docce, bagno, cabina;
– chiusura difettosa o complicata della porta dei bagni e delle cabine: si dovrebbe optare per un rimodernamento con apertura e chiusura facilitata, magari a scatto o manopola e non quei chiavistelli ante guerra;
– salite e discese varie per arrivare al chiosco, al bagno, alle docce, alle cabine ecc (quelle in legno, ognuna è di altezza diversa, qualcuna scheggiata, di tutto ne di più);
– mancanza di pulsanti chiari, magari sonori, per l’acqua della doccia: sarebbe fantastica una segnalazione sul caldo-freddo, o addirittura sulla presenza o meno di una persona in doccia, in modo da non sovrapporsi ad altri e aspettare il proprio turno (questo per i non vedenti e gli ipovedenti gravi);
– passerelle per la riva in pavimentazione “difficile” che porta ad inciampare facilmente.
Dove si trovano le spiagge per ipovedenti
Per rispondere alla domanda: esistono spiagge per ipovedenti, diciamo subito che sì esistono, ad esempio la spiaggia La Marinella, in quel di Sant’Agnello, vicino Napoli, già qualche anno fa si era attrezzata per diventare accessibile sia ai disabili motori ed in carrozzina con le carrozzine job, ora dal 2021 ha acquistato il primato come prima spiaggia italiana pensata per i ciechi e gli ipovedenti con percorsi segnalati in braille.
Cosa serve ad un albino sotto l’ombrellone
Beh, prima di tutto serve l’ombrellone, un elemento che non deve mai mancare nelle giornate di mare, ma anche di piscina o lago per un albino. L’ideale sarebbe un ombrellone ampio e con tessuto anti UV, di un certo spessore; purtroppo la maggior parte degli ombrelloni degli stabilimenti è piuttosto trasparente.
Poi in un mondo ideale e a misura di albino sarebbe fantastico poter noleggiare qualche tenda per bambini, ma perché no, anche per adulti, sempre con filtro anti UV per evitare le scottature.
Altra cosa, come dicevamo sopra, percorsi più lineari senza troppi gradini, scale e scalette, anche solo per andare al bagno.
Il bagno dovrebbe avere la luce all”interno, magari con un sensore che riconosce la presenza di una persona e si accende in automatico, per non restare al buio, dovrebbe essere sempre fornito di carta igienica (questo in generale), di un pulsante sciacquone semplice e ben segnalato, senza quei cartelli scritti a pennarello con le più disparate calligrafie che segnalano guasti e anomalie (basta guasti, basta anomalie, abbiamo bisogno di cose che funzionano, specialmente noi che non vediamo bene!!!).
Altra cosa è il sole: e tu dirai “Se non vuoi il sole, te ne stai a casa!”. Vero, ma anche agli albini piacciono l’acqua, il relax ed il divertimento, detto questo non si può non notare che quel riverbero del sole e quella iper illuminazione tipiche della spiaggia possono ostacolare ulteriormente la visione, e rendere meno nitido un oggetto che in condizioni meno illuminate vedremmo più facilmente.
In una spiaggia albino friendly dovrebbero esserci zone d’ombra, non quella fittizia dell’ombrellone, ma zone di decompressione da sole, magari adatte a spalmarsi la crema prima di esporsi ai raggi UV, zone verdi come le pinete in spiaggia o comunque aree edificate dall’uomo come muretti posizionati in modo tale da garantire ombra per la maggior parte del giorno. Questo sarebbe gradito anche dalle famiglie con bimbi piccoli, dagli anziani e da chi al sole ci vuole stare poco.
A volte le soluzioni sarebbero banali, ad esempio, una spiaggia per ipovedenti albini dovrebbe avere gli ombrelloni di un colore totalmente diverso da quelli adiacenti, qualcosa di appariscente per distiguersi dagli altri a colpo d’occhio, perché, quante volte capita, una volta in acqua di non trovare il proprio stabilimento.
Le segnalazioni sonore possono togliere un po’ di relax, è vero, però ad un ipovedente sarebbe davvero utile avere delle linee guida vocali, qualche suggerimento sonoro sul menù del bar, sui prezzi degli ombrelloni, l’ubicazione dei servizi oppure anche in braille per chi lo conosce.
Infine giochi per bambini in sicurezza, in un area delimitata con pavimentazione morbida e magari un’area tranquilla, con giochi di carte ingrandite, se proprio vogliamo strafare.
Alla fine non chiediamo tanto, solo qualche piccolo accorgimento di buon senso che si traduce nella maggior parte dei casi in maggiore manutenzione ed attenzione ai dettagli, progetti di rinnovo e rimodernamento e utilizzo intelligente degli strumenti. Tutto qui.
In attesa che questo sogno si avveri ti segnalo che se non vuoi perderti nessuno degli articoli del blog ti invito ad iscriverti allanewsletter di Nero di Bianco, così a fine mese riceverai una mail con i due articoli ed una mia riflessione o un regalino!