Non mi dimenticherò mai quando a scuola da piccoli ci facevano lezioni di educazione sessuale e ci spiegavano i vari tipi di contraccettivi, poi la ginecologa finiva col dire: “Però, il metodo contraccettivo più efficace rimane sempre l’astinenza” :-)
Ecco vorrei utilizzare questa metafora un po’ forte per parlare di albinismo e sole, visto che molti genitori sono letteralmente spaventati, soprattutto durante il primo anno di vita nel portare i piccoli albini in spiaggia e credono di dover rinunciare per sempre alla vita da mare.
Albinismo e sole, vediamo se e come è possibile stare sotto l’ombrellone?
Partiamo da un dato di fatto che molti ignorano: l’ombrellone non è per niente uno schermo totale contro i raggi del sole. Vi è mai capitato di abbronzarvi sotto l’ombrellone? O di scottarvi? A qualcuno è successo e spesso questo viene sottovalutato. Una certa cultura popolare errata ci ha abituati a pensare “Non mi metto la crema perché tanto sto sotto l’ombrellone e lì c’è ombra!”.
Niente di più sbagliato! Certo, sotto l’ombrellone vediamo l’ombra ma questo non significa che i raggi solari non penetrino, almeno in parte, attraverso le sue sottili tele. La stessa cosa vale per i gazebo dei bar e ristoranti in riva al mare o in centro città.
Vi è mai capitato di andare a fare pranzo alle 13 in un bellissimo ristorante di pesce o di altre specialità locali che vi offre posto nel magnifico gazebo esterno. A molti fa davvero piacere, forse a chi non ama l’aria condizionata dell’interno o a chi piace essere immersi nel via vai cittadino, o vuole godere della vista mare oppure semplicemente ama il sole e la calura estiva.
Beh, tenete presente che se il sole batte sul gazebo del locale ed è a picco sul cielo l’effetto è lo stesso dell’ombrellone. Quindi se c’è una persona albina o che per altri motivi deve evitare l’esposizione al sole non dimenticate questa cosa e non cadete nella trappola del “tanto lì sotto c’è l’ombra”
Fatta questa doverosa premessa vale sempre la regola del prendersi cura di sé e di conseguenza l’ombrellone non deve più essere visto come la panacea di tutti i mali ma un semplice bastone piantato nella sabbia con attaccato un ventaglio di tessuto variopinto che colora le spiagge e che offre temporaneo refrigerio.
Mi stavo dimenticando di un’altra precisazione, ossia: stare sotto l’ombrellone è sicuramente meglio che stare sotto il sole diretto e cocente. Per cui, se siete albini e vi trovate catapultati su un’isola deserta tipo Tom Hanks in Castaway e avete solo un ombrellone con voi e per di più l’avevate comprato all’edicola a 5€ e non trovate altri ripari, vi prego usatelo!!!
Arrivando al sodo e rispondendo alla domanda: può un albino stare in spiaggia sotto l’ombrellone? La risposta è: DIPENDE.
Albini sotto il sole: 4 fattori da considerare
1. L’orario: le 9 del mattino non sono uguali alle 14 del pomeriggio, le prime vanno bene, le seconde assolutamente no;
2. l’abbigliamento: se si è vestiti con le pratiche mute da spiaggia o con una T-shirt e pantaloncini anti UV è una cosa, se invece si indossa solo il tradizionale costume da bagno è un’altra cosa;
3. il tempo di permanenza: stare mezz’ora è diverso che stare mezza giornata o peggio una giornata intera;
4. Dalla sensibilità personale: certe persone non amano proprio stare sotto l’ombrellone e al caldo e ogni persona ha la propria sensibilità cutanea, fermo restando che la pelle degli albini oculocutanei è sempre e comunque sensibile ai raggi solari.
Non faccio invece distinzione geografica e longitudinale in questo senso, avrei potuto dirvi che il sole di Celle Ligure è diverso da quello di San Vito Lo Capo, il che è vero ma in questo caso il sole va considerato come tale in tutti i luoghi, il sole è sole e porta con sé i suoi lati positivi e negativi a prescindere dal Paese. Questa cosa tradotta significa che non è che a Jesolo solo perché è nel nord Italia posso permettermi di spalmarmi sulla spiaggia il 15 agosto dalle 11 del mattino fino alle 3 del pomeriggio senza crema solare se sono albino.
Accessori da spiaggia adatti agli albini
Detto questo bisogna anche riconoscere che ci sono ombrelloni ed ombrelloni. Per fortuna i tempi sono cambiati da quando ero io bambina, da circa una decina d’anni è nata una cultura della consapevolezza e dell’approfondimento che ha portato enormi vantaggi in termini di salute e stile di vita delle persone.
A chi è affetto da albinismo consiglio di acquistare un grande ombrellone anti UV, quindi realizzato con tessuti robusti in modo da aumentare notevolmente la percentuale di raggi schermanti.
Oltre all’inseparabile ombrellone esistono ormai in commercio diversi altri accessori come le tende da spiaggia, sia per bambini che per adulti. Queste ultime oltre a riparare dai raggi solari offrono anche una sorta di protezione da vento, insetti e schiamazzi, e servono a rintanarsi per un po’ nel proprio mondo, giocando, leggendo un libro o riposando lontano dagli altri.
Oltre agli accessori esterni è sempre consigliato equipaggiarsi di cappellino anti UV e occhiali da sole con lente scura.
I più piccoli oggi utilizzano anche le mute al posto del classico costumino, specialmente quando stanno molto tempo in acqua e in giro per la spiaggia tra giochi e corse. Sono un’ottima soluzione, che rimpiango di non aver portato io all’epoca, perché non soltanto sono molto più coprenti visto che coprono quasi il 90% del corpo ma sono anche realizzate in tessuto anti UV, quello che viene utilizzato per gli indumenti tecnici per sport outdoor.
Non abbiate paura del sole quindi, non rinchiudete i vostri figli in casa da maggio a settembre per favore, il sole può essere un buon amico anche per una persona albina, bisogna solo saperlo prendere nella maniera giusta e utilizzando i corretti accorgimenti.
Buon sole a tutti!
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