Oggi inaugura un’altra nuova rubrica: Le migliori app per ipovedenti (provate da me), non voglio assolutamente parlare di applicazioni e software che non conosco e non ho provato in prima persona.
Dopo la rubrica “Come vede un albino” vorrei passare al pratico e alla gestione della quotidianità con la recensione personale delle app.
Cominciamo con le prime tre, man mano aggiornerò la rubrica con nuovi articoli ed eventualmente nuove app.
Premessa: molte della app per ipovedenti sono anche consigliate per i non vedenti ma benché le due condizioni siano simili per alcuni versi, sono lontane anni luce per altri.
Per fare un esempio è davvero difficile se non impossibile che un ipovedente, anche grave non veda un colore, magari non lo vede a distanza di metri ma se si avvicina lo vede, anzi, per quanto riguarda noi albini è più facile farci notare qualcosa in lontananza facendo riferimento al colore piuttosto che ad altro tipo la forma. Meglio dirci “Vedi quella roba rossa laggiù? Ecco è la mia macchina, è un bidone della spazzatura, è il quaderno di geografia, è la mia felpa preferita!”
Le tre migliori app per ipovedenti
1. Google Lens
È vero, già li sento i tuttologi del web, imprecare che questa non è un’app per ipovedenti ma al massimo per ignoranti di flora e fauna, per quelli che in scienze avevano sempre il debito, insomma per quelli che alle verdi praterie preferiscono il cemento.
Però, c’è un però, quando non vedi o non vedi bene sei anche un po’ più ignorante. Vi spiego, io faccio fatica a distinguere certe forme di alberi o di piante, le confondo le une con le altre perché il mio occhio, e quindi il mio cervello, non riesce a dare una forma ben definita e inequivocabile a quell’oggetto, l’insieme dei rami e delle foglie fà sì che la forma generale sia poco distinguibile. Per quanto riguarda le piante c’è una forma globale ed una forma analitica, dettagliata. Noi albini in generale abbiamo bisogno di distinguere un oggetto dalla sua forma globale. Prendiamo l’esempio del mio fiore preferito, l’ortensia, dal di fuori sembra una palla, ecco quella è la forma che io ricordo. Poco importa la forma delle singole foglie del fiore.
2. Be My Eyes
E’ un app nata negli USA e presto diffusa in tutto il mondo, composta principalmente da una community di volontari normovedenti che mettono a disposizione i loro occhi per i non vedenti e ipovedenti per assisterli nel vedere quello che serve in quel momento, può essere l’etichetta di un prodotto, vedere la temperatura del termostato o della bilancia, può essere l’identificare un luogo circostante, leggere il nome di una via e così via.
Quando ti iscrivi dalle impostazioni definisci la tua lingua ed il tuo fuso orario.
Il servizio è attivo 24h.
Personalmente penso che questa app esprima le sue massime potenzialità con i non vedenti, però anche con noi potrebbe rivelarsi di grande aiuto, magari in alternativa al semplice zoom della fotocamera. Il mio Huawei P30 ad esempio non arriva ad ingrandire nitidamente l’altro lato della strada (pensate che a Torino in mezzo alla strada ci sono il viale ed il controviale) per cui per leggere il n° civico sbiadito di un edificio potrebbe venire in aiuto l’occhio di lince di un volontario agevolato dalla tecnologia.
E per chi ha il terrore di essere inquadrato no worries, il volontario, che invece ci vede eccome, non vede voi, ma solo quello che la fotocamera inquadra davanti a voi. Quindi potete chiamare anche alle 2 di notte in pigiama e con i bigodini in testa.
3. Libro parlato online e Dolphin Easy Reader
Credo che siano la stessa app se non molto simile, io l’ho già detto ho dispositivo Android per cui ho provato la Dolphin Easy Reader e al momento non posso dire nulla sull’altra, che invece è dedicata ai possessori di I-phone e sistema iOS.
Entrambe mi sono state consigliate dal Centro del Libro Parlato Online.
Con queste app hai la possibilità di avere su smartphone tutti i libri in formato audio che sono presenti nella libreria del libro parlato ma non solo, se sei iscritto anche ad altre piattaforme (anche straniere) puoi avere accesso anche ai loro audiolibri.
Per iscriversi al Centro del Libro parlato è necessario mandare una mail con il verbale che accerta la disabilità visiva (ipovisione o cecità), trovi comunque qui tutta la procedura. Dopodiché potrai accedere con le stesse credenziali anche al libro parlato su app.
ATTENZIONE: per quanto riguarda la Dolphin Easy Reader non puoi accedere a questa app con le credenziali del Libro Parlato, bensì dovrai creare un tuo account, una volta dentro allora potrai accedere alle sezione Libro parlato con le stesse credenziali di autenticazione del sito del Libro Parlato.
Al prossimo appuntamento con nuove app!
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