bimbo albino allo zoo

La vista degli albini: cosa avviene all’acquario e allo zoo?

Provaci ad andare allo zoo con un albino, che sia tuo figlio, tuo nipote, il tuo fidanzato o un tuo amico. Prova ad osservarlo e noterai sicuramente che spesso non riconosce gli animali, soprattutto quelli che per motivi di sicurezza rimangono recintati e se ne stanno lontani, magari perché dormono e non hanno voglia di avvicinarsi.
Ci sono ambienti in cui la vista degli albini viene messa a dura prova, e per esperienza personale posso dire che a creare questa atmosfera un po’ più confusa sono i luoghi a contatto con la natura.

Albini e problemi di vista: cosa può accadere allo zoo

Abbiamo citato lo zoo e quindi vorrei raccontarvi come appare a me questo ambiente.
Da bambina non andavo spesso, perché avevo paura degli animali, a prescindere dai problemi di vista, tutto ciò che si muoveva in maniera anomala e imprevedibile mi spaventava però qualche volta i miei genitori hanno provato a portarmi ed in seguito ci sono andata da adulta: una volta in un parco con all’interno una piscina ed un’ambientazione simil esotica e l’altra volta ero in vacanza in Spagna, all’interno del parco tematico Mini Holywood e infine una volta in Francia.

A creare i maggiori problemi sono i colori, gli animali spesso grigi e marroni, si mimetizzano con l’ambiente circostante, il pavimento terroso, il recinto di legno marrone, la casetta alle spalle, tutto tende allo stesso colore, le differenze di sfumature sono spesso sottili.

In più nella maggior parte delle volte, ci troviamo in un ambiente esterno, alla luce del sole o alla semi luce, con l’ombra creata dagli alberi ma quei maledetti raggi che spuntano dalle foglie creano strani giochi e riflessi sul pavimento, sugli oggetti e sugli esseri viventi rendendo più difficile identificarli in maniera chiara.

Aggiungiamoci che alcuni animali se ne stanno appunto in disparte, lontani dal pubblico che li acclama, dai bambini che li vorrebbero toccare e accarezzare.

Albini e vista: cosa può succedere all’acquario

Anche l’ambiente marino, o meglio, pseudo-marino, presenta le stesse problematiche visive del mondo terrestre, con la differenza che è sott’acqua.
Forse, oserei dire, che è un po’ peggio.

Questo per diversi motivi:

  • c’è un vetro che separa noi dal mondo azzurro dei pesci, questo vetro può inibire leggermente la visibilità, sia perché crea riflessi a causa delle luci degli interni, sia perché può essere sporco, opaco, con qualche macchia;
  • sott’acqua non ci sono solo pesci, ma anche rocce, coralli e piante che se il pesce ci si nasconde dietro o si appoggia sopra è la fine;
  • l’ambiente dell’acquario è generalmente completamente buio, salvo le lampadine che mettono ai lati in maniera strategica per permettere di muoversi ma che a volte creano fastidiosi riverberi.

Insomma, cambiano un po’ i colori ma il principio è lo stesso dello zoo, così come quello delle escursioni nella natura.

 

Vista e albini: ipoplasia della fovea

Raramente un albino esce dallo studio dell’oculista con in testa la frase “Ha un’ipoplasia della fovea e una decussazione dei nervi ottici” , anche perchè io mi sparerei se ricevessi una diagnosi di questo tipo, non tanto per la diagnosi in sè, ma per la complessità e ostrusità dell’enunciazione.
D’altra parte si tratta di una spiegazione molto tecnica, spesso inutile se pronunciata in questo modo. Di solito si esce dallo studio oculistico sapendo di vedere poco.

Forse dire “ipoplasia della fovea” non è il massimo, però sarebbe interessante ed utile che i medici si sforzassero di far capire che l’occhio albino è particolare, ha una conformazione anatomica unica nel suo genere ed è questo a causare la ridotta acuità visiva.

Lo specialista medio di solito evita di dilungarsi, forse per non allarmare, per non risultare incomprensibile, e il più delle volte perché gli può sembrare inutile spiegare i tecnicismi ma piuttosto gli sembra più conveniente concentrarsi sulla soluzione piuttosto che sul problema, e sono d’accordo.

Credo anche, però, che una maggiore consapevolezza di se, aiuti il paziente a rapportarsi meglio con la propoia condizione, inoltre non dimentichiamo che ci sono persone curiose, affamate di conoscenza e persone che vogliono potersi raccontare in maniera completa, persone che amano snocciolare il loro sapere durante i pranzi con amici e parenti ed è anche giusto che vengano accontentate.

VISTA ALBINI

La fovea è una parte dell’occhio, una parte che abbiamo tutti e che si trova dietro la retina, è un’avvallamento della lunghezza di circa 1,5 mm. Questo è il punto in cui si concentra la massima visione. E ahimè, è proprio quella parte che gli albini hanno poco sviluppata, ecco perché si parla di ipoplasia della fovea. In pratica questa parte, così come il nervo ottico, si sviluppano in maniera diversa rispetto ad un occhio “normale”.  Normalmente in questa zona non sono presenti i bastoncelli, foto-recettori che garantiscono la visione al buio, mentre nella fovea degli albini sono stati rilevati.

Evito di andare troppo sul tecnico ma vi dico solo che l’occhio degli albini ha una struttura atipica, e questo porta delle conseguenze che si traducono in episodi quali non riconoscere una persona in auto che ci saluta dal finestrino (anche qui c’è il problema del riflesso che crea il vetro, noi vediamo a malapena il vetro e su di lui vediamo riflesse le case e gli alberi attorno, non chi sta dentro), ma anche problemi come quelli descritti sopra, scambiare un insetto sul muro per una macchia o viceversa, e non vedere il mulo adagiato sul recinto allo zoo.

Gli albini allo zoo e all’acquario: Conclusioni

Come ha spiegato molto bene in un’intervista con Albini in Italia, il Prof. Paolo Nucci, rinomato oculista pediatrico, divulgatore scientifico e Presidente della Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo, il soggetto albino non ha problemi nella vista da vicino quindi tutte le situazioni che vi ho descritto sopra possono essere risolte avvicinandosi all’oggetto, alla persona che ci chiama dalla macchina, al mulo allo zoo, al pesce dall’altro lato dell’acquario ecc anche se sappiamo bene che non è sempre possibile.

Non è necessario rinunciare ad andare allo zoo o all’acquario e privarsi di questa esperienze, che può invece rivelarsi interessante ed educativa, soprattutto per i bambini, per conoscere il mondo animale e familiarizzare con alcune creature. È importante invece tenere presente le sue esigenze e scegliere le opzioni che meglio combaciano con le sue necessità.

Hai dei dubbi su quali occhiali scegliere per il tuo bambino?
Dai un’occhiata qui e annota tutto quello che serve all’occhio di una persona albina.

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Mi chiamo Roberta e sono nata con albinismo oculo-cutaneo. Oggi parlo ai genitori, agli educatori, ai medici e a tutta la popolazione perchè vorrei un mondo consapevole, preparato e accogliente.

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