vitilogine e albinismo

Albinismo e vitiligine – come distinguere le due condizioni

Sembrerebbe scontata ma non lo è affatto: la differenza tra albinismo e vitiligine in alcuni casi può non essere evidente, pensiamo ai casi in cui la vitiligine progredisce e arriva a colpire anche il cuoio capelluto e gli occhi o ad interessare gran parte dell’epidermide.
In questo caso il rischio di confonderla con l’albinismo è elevato, soprattutto in soggetti dal fototipo chiaro.
Analizziamo quindi le due condizioni e diamo qualche indicazione ai non esperti su come riconoscerle.

Albinismo – definizione

L’albinismo, come sanno le persone che seguono il mio blog, è un’anomalia genetica autosomica recessiva che consiste nella totale o parziale mancanza di melanina. Distinguiamo due macro tipi di albinismo:

– oculocutaneo (il più diffuso) che interessa pelle, capelli/peli e occhi;
– oculare (molto più raro) che interessa solo gli occhi.

All’interno dell’albinismo oculocutaneo, detto OCA, troviamo una vasta gamma, se possiamo volgarmente definirla così, di colori e tonalità cromatiche sui capelli, e questo dipende dal sottotipo di albinismo (OCA1A, OCA1B, OCA2, OCA,3, OCA4 ecc). La distribuzione del pigmento o la sua assenza è comunque sempre totale, nel senso che interessa tutto il corpo, tutti i capelli e tutti e due gli occhi. Questa è una delle differenze con la vitiligine per esempio, che si presenta perlopiù a chiazze.

L’albinismo, oltre alla deducibile sensibilità alla luce e ai raggi UV, comporta anche notevoli problemi dell’apparato visivo, l’occhio albino ha una conformazione anomala al suo interno e differente da un occhio normale e questo causa difetti importanti quali: ipovisione (gli albini hanno un visus compreso in media tra 1/20 e 3/10), strabismo, nistagmo, fotofobia.

A causa dei problemi di vista l’albinismo crea una condizione di disabilità nel soggetto, altra differenza con la vitiligine.
Alcuni soggetti albini, specie se non supportati dalla famiglia, possono soffrire di disagio sociale e isolamento, a causa del proprio aspetto e della propria condizione di ipovedenti e possono essere bersaglio di bullismo.

Albinismo – cure

Non esiste una cura per l’albinismo, ecco perché da albina mi fa un po’ arrabbiare il fatto di chiamare “terapie” tutti quegli accorgimenti che servono invece solo a prevenire i danno da esposizione solare o comunque anti UV (come l’utilizzo della creme solari con spf 50+) oppure tutti gli approcci per ottimizzare la vista ossia utilizzare al massimo e al meglio il residuo visivo, tutti gli ausili ma anche gli approcci rivolti ai bambini, come la psicomotricità e gli esercizi ortottici.

Tutti questi sono volti a migliorare la capacità del bambino di muoversi a proprio agio nell’ambiente, a distinguere gli oggetti e a interagire correttamente con essi, oltre che a sviluppare le capacità visive.

Si può talvolta assistere a miglioramenti temporanei nel visus ma è errato pensare che siano definitivi e risolutivi.

Vitiligine – definizione

La vitiligine è una patologia di cui non si conoscono le origini certe ma che si suppone abbia a che vedere anche lei con la genetica, ed è caratterizzata da ipopigmentazione di alcune parti del corpo in maniera disomogenea (nel senso che queste parti non sono le medesime per tutti i soggetti), anche se più spesso si riscontra vitiligine sul volto, su mani e braccia.

Anche in questo caso si parla di mancanza di melanina nelle parti interessate e quindi di iper sensibilità al sole con raccomandazione di utilizzo di filtri solari con protezione Spf 50+.
La vitiligine è, nella maggior parte dei casi, acquisita. Per questo motivo gli studiosi sostengono che ci siano anche dei fattori scatenanti quali una certa familiarità, m anche uno stress ossidativo dell’organismo, non è casuale infatti l’insorgenza della condizione, o il suo aggravamento, in seguito a periodi di forte stress fisico ed emotivo del soggetto, già di per sé predisposto alla patologia.

Anche nel caso della vitiligine i dermatologi distinguono diversi tipi a seconda dell’estensione e della diffusione delle chiazze bianche nel corpo. Un’eventuale avanzamento della condizione può comportare che le chiazze si diffondano anche al cuoio capelluto e ai capelli e questo comporta una depigmentazione degli stessi, ecco perché è sbagliato dire che la vitiligine non interessa mai i capelli.

Vitiligine – cure

Non esiste una vera e propria cura per la vitiligine, ma sicuramente terapie atte a contenere i sintomi e contrastarne l’evoluzione (che specifico, non sempre avviene), come la fototerapia, anche se ogni tanto spuntano notizie in ambito scientifico sulla scoperta di un nuovo farmaco.
La vitiligine non è una patologia grave e nemmeno contagiosa ma può mettere molto a disagio chi ne è colpito.

Principali differenze tra albinismo e vitiligine

Mancanza di pigmento

Nell’albinismo la mancanza di melanina è presente in tutto il corpo, in maniera omogenea, quindi tutta la pelle, da testa e piedi è bianca.
Nella vitiligine nella maggior parte dei casi sono interessate solo alcune parti del corpo e si presenta con chiazze bianche.

Progressione della patologia

Nell’albinismo non vi è una progressione della patologia, piuttosto si possono avere cali del visus dovuti a sforzi eccessivi o all’invecchiamento, o patologie oculari come la cataratta precoce, ma per quanto riguarda la pelle non sono previsti mutamenti, a meno che non ci sia stata un’elevata esposizione ai raggi UV senza protezione adeguata e protratta nel tempo.
La vitiligine può invece progredire ed arrivare a colpire nuove porzioni di pelle nel corpo, così come i capelli.

Altri organi colpiti

Entrambe sono malattie della pelle ma nell’albinismo sono coinvolti anche gli occhi, anh’essi privi o con scarsa melanina. mentre la vitiligine interessa prevalentemente la pelle, nonostante in taluni casi siano stati riscontrati difetti di produzione di melanina anche nella retina ma che non compromettono l’utilizzo normale della vista.

Ereditarietà e cause

Mentre sull’albinismo si ha la certezza che si tratti duna malattia di origine genetica e a trasmissione ereditaria, per quanto riguarda la vitiligine si è ancora in una fase di ricerca e, anche se si propende sempre più per l’origine genetica e la familiarità.

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Nero su Bianco

Mi chiamo Roberta e sono nata con albinismo oculo-cutaneo. Oggi parlo ai genitori, agli educatori, ai medici e a tutta la popolazione perchè vorrei un mondo consapevole, preparato e accogliente.

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